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RAOIL ENERGIA F.A.Q.

Dommande frequenti

Il Bonus sociale è un sostegno economico o agevolazione fornita dal governo o dalle autorità locali a determinate categorie di persone che si trovano in condizioni di disagio economico o sociale. Nel contesto dell’energia elettrica, il bonus sociale può essere un’agevolazione economica che riduce il costo delle bollette dell’elettricità per famiglie a basso reddito o per determinate categorie di persone, come anziani, disabili o famiglie numerose. Questo aiuto può essere erogato sotto forma di sconto sulla bolletta o come copertura parziale o totale delle spese energetiche.

A CHI SPETTA?

  1. Famiglie a basso reddito: Queste famiglie devono soddisfare determinati requisiti di reddito per essere idonee al bonus.
  2. Persone anziane: In alcuni casi, il bonus può essere destinato agli anziani che vivono da soli o che hanno un reddito basso.
  3. Persone con disabilità: Le persone con disabilità possono essere idonee al bonus sociale, soprattutto se il loro stato di salute implica spese energetiche aggiuntive.
  4. Famiglie numerose: Le famiglie con un numero elevato di componenti possono beneficiare del bonus, poiché il consumo energetico tende ad essere più alto.
  5. Altre categorie vulnerabili: A seconda delle normative e dei criteri specifici del paese o della regione, altre categorie di persone vulnerabili possono avere accesso al bonus sociale dell’energia elettrica.

Dal 1° gennaio 2021 (come previsto dal decreto-legge 26 ottobre 2019 n. 124, convertito con modificazioni dalla legge 19 dicembre 2019, n. 157), per ottenere il bonus per disagio economico è sufficiente presentare ogni anno (ad esempio presso Comune, CAF, INPS) la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) al fine di ottenere un’attestazione ISEE sottosoglia.

Il cittadino o il nucleo familiare ha diritto al bonus se: l’ISEE

  • non è superiore a 9.530 euro per famiglie con massimo 3 figli a carico
  • non è superiore a 20.000 euro per le famiglie numerose con almeno 4 figli a carico 

Il mercato dell’energia elettrica può essere diviso in due principali modalità di fornitura: il mercato tutelato e il mercato libero. Ecco le principali differenze tra i due:

  1. Mercato Tutelato:
    • Tariffe regolate: Nel mercato tutelato, le tariffe dell’energia elettrica sono stabilite e regolate dall’autorità competente, spesso l’autorità di regolamentazione dell’energia del paese, ovvero Arera.
    • Fornitore unico: Nel mercato tutelato, di solito c’è un solo fornitore di energia elettrica, il quale offre tariffe fisse che sono le stesse per tutti i clienti.
  2. Mercato Libero:
    • Libertà di scelta: Nel mercato libero, i consumatori hanno la libertà di scegliere il proprio fornitore di energia elettrica. Ci sono diversi fornitori sul mercato, e i clienti possono confrontare le tariffe e le condizioni offerte da ciascuno per trovare l’offerta più vantaggiosa.
    • Variazione delle tariffe: Le tariffe nell’ambito del mercato libero possono variare notevolmente da un fornitore all’altro e possono essere influenzate da fattori come la durata del contratto, il tipo di tariffa (fissa o variabile), e i servizi aggiuntivi offerti.
    • Flessibilità contrattuale: Nel mercato libero, i contratti di fornitura possono offrire una maggiore flessibilità rispetto al mercato tutelato. I clienti possono scegliere tra tariffe fisse o variabili e possono trovare offerte che meglio si adattano alle loro esigenze di consumo.

 

In sintesi,

nel mercato tutelato le tariffe sono regolate e ci sono meno opzioni di scelta per i consumatori.

Nel mercato libero, i consumatori hanno più libertà di scelta e possono trovare offerte più competitive, ma devono essere consapevoli di monitorare le tariffe e le condizioni dei contratti in modo da ottenere il miglior affare possibile.

Il PUN è l’acronimo di Prezzo Unico Nazionale, ovvero il prezzo all’ingrosso dell’energia elettrica.

Si tratta di un parametro che indica il prezzo medio ponderato dell’energia elettrica nel mercato elettrico italiano. Il PUN viene calcolato giornalmente ed è utilizzato come riferimento per determinare i prezzi dell’energia elettrica nei contratti di fornitura e nelle transazioni nel mercato dell’energia. In sostanza, il PUN rappresenta il costo medio dell’elettricità sul mercato elettrico italiano.

Il valore dell’indice PUN può essere consultato sul GEM (Gestore dei Mercati Energetici).

PSV, acronimo di Punto di Scambio Virtuale, è il punto d’incontro tra domanda e offerta del gas naturale nel mercato all’ingrosso italiano.

Si tratta di un hub gestito da Snam Rete Gas, ovvero la società che si occupa del trasporto dei gasdotti in Italia dove viene determinato il prezzo finale all’ingrosso della materia prima.

I prezzi della materia prima del gas sono espressi in €/Smc, questo parametro permette di confrontare le offerte dell’hub italiano rispetto ad altri indici esteri, ad esempio il TTF.

Il TTF, Title Transfer Facility, è la piattaforma con sede nei Paesi Bassi dove avvengono i principali scambi di gas naturale in Europa.

Proprio per questo motivo, con un comunicato stampo del 29 Luglio 2022, dal 1 Ottobre 2022 l’indice di riferimento del costo del gas naturale è quello del PSV.

Questa scelta è stata presa per tutelare maggiormente i consumatori e di ristabilire maggiormente un equilibrio tra domanda offerta.

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